Rassina e Castel Focognano

in Casentino, una bella valle Toscana che puoi conoscere in ogni suo dettaglio con questo sito

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Castel Focognano

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Rassina e Castel Focognano, due paesi vicini, ma molto diversi.

Rassina, la Torre BellavistaRassina è la sede del Comune di Castel Focognano, piccolo borgo a quattro chilometri di distanza, sulla strada che sale verso il Pratomagno. Divenne tale nel 1778 per decreto del Gran Duca di Toscana Pietro Leopoldo che ritenne Castel Focognano troppo dislocato e scomodo per poter assolvere le funzioni amministrative di un territorio che si stava sviluppando demograficamente, e quindi economicamente, in una zona, appunto quella di Rassina, posta su un’importante nodo viario generato dall’incrocio tra la strada di collegamento tra Arezzo e alto Casentino (oggi la SR 71) e le due vie che da qui si dirigevano una verso Talla e il Valdarno, l’altra verso Chitignano e Chiusi della Verna. Non di secondaria importanza era che il luogo si trovava lungo la sponda sinistra dell’Arno.
Il toponimo Rassina è etrusco e di grande lustro. Dovrebbe derivare da Rasna o Rasenna, l’etnico stesso di questo popolo. A dispetto di un nome così importante e antico, il paese non ha da mostrarci cose di particolare rilevanza storica nonostante le antiche origini. Il luogo è già citato nella prima metà del X secolo in un documento che ci parla di un villaggio e una Cappella desicata a san Martino appartenenti ai monaci della prima Abbazia di Santa Flora e Lucilla ad Arezzo. A metà XII secolo il villaggio, la cappella, e anche uno spedale, figurano di proprietà dei monaci camaldolesi. Nel Duecento il luogo appartenne ai Conti Catani di Chiusi della Verna, quindi agli Ubertini fino agli anni Venti del Trecento quando a questa famiglia subentrò quella dei Tarlati, dopo una quindicina d’anni Rassina vide il ritorno degli Ubertini. In epoca medievale il luogo appartenne ai Conti Catani di Chiusi della Verna, quindi agli Ubertini e poi ai Tarlati. Di questo passato il paese conserva alcuni resti di una torre (chiamata in loco “Castello di Rassina) posta poco sopra la ferrovia nella zona della stazione.
Un'altra torre (Torre di Bellavista) recentemente ristrutturata si trova in alto tra i campi, nella parte sud del paese, sempre sopra la ferrovia. Si può raggiungere in auto o a piedi passando dalla zona del cimitero. Tali torri servivano ai feudatari per controllare questo tratto della valle dell’Arno. Nel 1385 tutta la zona passò sotto la giurisdizione della Repubblica Fiorentina. Nel 1440 Rassina conobbe i danneggiamenti e il saccheggio di Niccolò Piccinino che si stava recando a combattere la famosa Battaglia di Anghiari dove sarebbe stato sconfitto dai fiorentini. Nel 1502 il luogo fu quasi completamente distrutto dalle truppe di Vitellozzo Vitelli. Anche per questi motivi della Rassina antica a noi è giunto ben poco.Castel Focognano, la torre e la chiesa
Dalla metà del XVIII secolo il luogo ebbe un’accelerazione dal punto di vista commerciale e produttivo. (fin dal medioevo era noto punto di commercio). Ma il boom arriva nel Novecento con la realizzazione di una grande filanda che negli anni ’50 si trasformerà in uno stabilimento Lebole e nascita negli stessi anni di un grande cementificio che se non è ideale dal punto di vista ambientale e paesaggistico, tanto lavoro ha dato alle persone della zona.
La parte più vecchia di Rassina, il borgo e la chiesa, è ottocentesca. Agli ultimi decenni di questo secolo risale il Palazzo Comunale con il grande loggiato che si affaccia sulla piazza principale del paese (Piazza Mazzini) divisa in due dalla Strada Regionale. Il paese è sempre stato associato al grande ponte a sei arcate che attraversa l’Arno. A proposito di Arno, dall’Ufficio Postale dal paese, nei pressi della chiesa, si può fare una passeggiata, o pedalata, in direzione Bibbiena, sul percorso ciclopedonale lungo la sponda sinistra del fiume.
Da Rassina andiamo a visitare Castel Focognano dopo essere passati accanto alla romanica Pieve di Sant’Antonio a Socana che possiamo conoscere in ogni dettaglio con questa sezione web. Castel Focognano è uno dei più antichi castelli del Casentino poiché lo troviamo citato già nel 1022. Qui un po’ di atmosfera medievale la percepiamo ancora. Infatti, all’arrivo nella parte vecchia del piccolo borgo, siamo accolti da quella che fu la torre di ronda del castello. All’interno di questa è stato allestito il Centro di documentazione della cultura rurale in Casentino, una mostra facente parte della rete ecomuseale della valle. Profumo di medioevo lo respiriamo un po’ anche nella loggetta del Palazzo del Podestà risalente ai primi anni del quattrocento.
Il Castello di Focognano fu voluto dai Vescovi Aretini che ne fecero uno dei vari avamposti in terra casentinese. Dalla seconda metà del XII secolo fino al 1385 questo luogo fortificato fu proprietà della potente famiglia degli Ubertini. A eccezione di pochi anni, quando nel 1322 il Vescovo Guido Tarlati, dopo un lungo assedio, distrusse e bruciò Castel Focognano. Questo funesto evento è ricordato da una scultura nel cenotafio di Guido Tarlati nel Duomo di Arezzo. La potenza dei Tarlati non durò molto e dopo pochi anni il castello, anche se non si poteva ormai definirlo tale, tornò nelle mani degli Ubertini. Nel 1385 tutto il territorio su sottomesso alla Repubblica Fiorentina che lasciò comunque agli Ubertini l’amministrazione del luogo. Questi furono poi cacciati nel 1404 quando i fiorentini iniziarono ad amministrare direttamente questo territorio tramite dei vicari. E’ l’inizio del periodo dei podestà, è l’inizio del periodo della ricostruzione di Castel Focognano che si protrarrà per secoli e darà al luogo quelle belle caratteristiche Castel Focognano, la loggettaarchitettoniche che oggi possiamo osservare. Prima costruzione ad essere realizzata fu, necessariamente, il Palazzo del Podestà. Questo e la loggetta adiacente, con i tanti stemmi araldici presenti, sono i connotati storici più interessanti da vedere. Ma il borgo ci mostra anche caratteristici vicoli, una bella piazza e grandi quanto eleganti palazzi signorili nella sua parte più alta. Poi possiamo osservare un piacevolissimo ordine, segno di abitanti attenti e “innamorati” del luogo, che ne rende veramente gradevole una visita. Castel Focognano offre anche una bella e ampia vista panoramica intorno a se. Sia verso le zone montane che verso il fondovalle. Se così non fosse, non vi avrebbero costruito un castello intorno al Mille.
Dal paese, continuando la strada verso la montagna, in circa nove chilometri giungiamo a Carda, un borgo montano dalla storia antica. Se invece torniamo verso il fondovalle, giunti alla strada provinciale, voltando a destra giungiamo in quattro chilometri a Salutio, altra frazione del Comune di Castel Focognano. Entrambi questi paesi hanno un’arte importante da mostrare all’interno delle loro antiche chiese.



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