L'ABBAZIA DI SANTA TRINITA
Badia Santa Trinita
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Badia Santa Trinita fu fondata attorno al 960 da due monaci benedettini teutonici, per preciso volere dell'Imperatore Ottone I che si era prefissato di ridare ordine ad un territorio italiano politicamente e moralmente alquanto dissestato.
Santa Trinita è ricordata come la prima abbazia fondata in Casentino, nell'arco di 60 vennero poi edificate l'Abazia di Strumi presso Poppi, Badia Prataglia, infine Camaldoli. Questo è certamente giusto, ma secondo me limitativo per Santa Trinita. Ecco perché.
A metà X secolo qual è il territorio casentinese e quali i suoi confini? Due secoli e mezzo dopo Dante Alighieri ne segna il confine sud con il torrente Archiano. Allora Santa Trinita è ben di più! Visto che è posta sulle pendici sud del Pratomagno, praticamente a cavallo tra Casentino e Valdarno, è da considerarsi la prima abbazia di queste due valli e di quel territorio aretino posto a nord ovest della città (a contendere questo primato a Santa Trinita potrebbe essere stata la Badia di Campoleone nei pressi di Castelluccio di Capolona, ma su questo monastero, oggi completamente inesistente, le datazioni ipotizzate per la sua fondazione sono si di quel periodo, ma abbastanza vaghe).
Santa Trinita in Alpe doveva essere, e divenne, non solo luogo religioso, ma anche centro di cultura ed ospizio per viandanti. Non va dimenticato che se oggi il luogo dove si trovano i suoi ruderi può apparire ameno e sperduto, all'epoca la zona era tagliata da molte strade di collegamento.
IL monastero crebbe velocemente in dimensione, importanza, potere religioso, politico, economico. La badia ebbe in pochi decenni molte donazioni, alla fine del XIII secolo aveva molti possedimenti in un vasto territorio, da Arezzo al Valdarno, oltre a tutta la zona ad essa circostante, ricchissima di legname e campi da coltivare.
Badia Santa Trinita in Alpe, appoggiata anche dai vescovi di Arezzo, vive quattro secoli di autentico splendore. Nella seconda metà del Trecento inizia la sua decadenza e una data fondamentale di questo suo declino è il 1384, anno in cui il territorio aretino viene assoggettato alla Repubblica Fiorentina. Questo porta Santa Trinita a perdere quasi tutti i suoi poteri economici e politici. Nel 1425 i monaci chiedono ed ottengono l'aggregazione al Monastero di Vallombrosa. Questa data non segna la fine di Santa Trinita come a volte si tende a pensare, segna piuttosto l'inizio di un'altra vita: più religiosa. I poteri politici economici erano passati ai vallombrosani. Una fervida vita monastica nell'abbazia continua ancora per circa un secolo e mezzo. Poi, anche a causa di una viabilità che negli anni era molto cambiata, l'abbazia rimane sempre più isolata e inizia la sua irreversibile decadenza. Una minima vita monastica a Santa Trinita continua ancora a lungo, fino a fine Seicento, quando gli ultimi monaci lasciano questo luogo.
P.S. La foto sopra risale al 1992, oggi lo stato di conservazione di questi ruderi è notevolmente peggiorato.