IL TERRITORIO INTORNO AL CASENTINO

in Casentino, una bella valle Toscana che puoi conoscere in ogni suo dettaglio con questo sito

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Anghiari, gioiello architettonico in Valtiberina

Valdarno, la valle delle coreografiche balze

Valdarno, le balze

70 immagini accuratamente descritte che illustrano il territorio intorno al Casentino. Clicca per ingrandire

  • Il Duomo di Firenze
  • Santa Maria Novella, Firenze
  • Ponte Vecchio, Firenze
  • Santa Croce, Firenze
  • Diga di Rigracoli
  • Diga di Rigracoli
  • Pieve di Santa Maria, Bagno di Romagna
  • Palazzo del Capitano, Bagno di Romagna
  • Le terme, Bagno di Romagna
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  • Terrazzo della Rocca, Monterchi
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  • La Rocca di Citerna
  • Citerna
  • Citerna
  • Caprese Michelangelo
  • Caprese Michelangelo, museo per Michelangelo
  • Palazzo dei Priori ad Arezzo
  • La Pieve di Santa Maria ad Arezzo
  • Cappella Bacci ad Arezzo
  • Panorama di Castiglion Fiorentino
  • Porticato a Castiglion Fiorentino
  • Porta medievale a Castiglion Fiorentino
  • Castello di Montecchio
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  • Il Palazzo Comunale di Cortona
  • Basilica di Santa Margerita a Cortona
  • Abbazia di Farneta presso Cortona
  • Lucignano
  • Chiesa di Lucignano
  • Museo di Lucignano
  • Paesaggio agricolo in Valdichiana
  • Piazza del Campo a Siena
  • Il Duomo di Siena
  • Ponte Buriano presso Arezzo
  • L’invaso della Penna. Sul colle Rondine
  • Rondine, Arezzo
  • Panorama di Castiglion Fibocchi
  • Porta Fredda a Castiglion Fibocchi
  • Panorama di Laterina
  • Porta Fredda a Laterina
  • Il Borro
  • Il Borro, l’antica cantina
  • Pieve di Gropina, l’abside
  • Pieve di Gropina, il pulpito
  • Panorama di Loro Ciuffenna
  • Il ponte medievale di Loro Ciuffenna
  • La Torre di Arnolfo a Castelfranco
  • La piazza centrale a Castelfranco
  • Badia di Soffena a Castelfranco
  • Il chiostro della Badia di Soffena
  • Absidi della Pieve di Scò
  • Interno della Pieve di Scò
  • Pieve di San Pietro, Cascia di Reggello.
  • Cascia di Reggello, la Pieve
  • Masaccio, Trittico di San Giovenale
  • Ponte a Enna presso Reggello
  • Pieve di Sant’Agata presso Reggello
  • Vallombrosa, la grande abbazia
  • Il coro nella chiesa di Vallombrosa
  • La foresta di Vallombrosa

Paesi, città e territori nei dintorni del Casentino

VallombrosaIl Casentino è una terra che offre innumerevoli aspetti d’interesse culturale, naturalistico, paesaggistico. I suoi borghi sono quasi tutti di origine medievale e generalmente hanno preso il posto di importanti castelli appartenuti alla potente casata dei Guidi, nella parte più alta della valle, e al vescovato aretino, nel medio e basso Casentino. I castelli medievali sono uno degli aspetti più affascinanti di questa terra, sono da citare il Castello di Poppi, quello di Romena e di Porciano. Altrettanto affascinanti sono le grandi pievi romaniche costruite intorno alla metà del XII secolo: quella di Romena, di Stia, di Montemignaio, di Strada, di Socana. Arte pregevole è presente in questa valle, per lo più conservata all’interno delle chiese. Opere che spaziano dagli ultimi decenni del XIII secolo al Settecento. Tali aspetti possiamo vederli come pietre preziose incastonate in un tipico paesaggio toscano, in una terra che ha il profumo del pane e dove il verde è il colore dominante. Tutto questo è a sua volta chiuso tra la dorsale appenninica tosco romagnola, dove si trova il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, e il massiccio del Pratomagno. Zone montuose dalla natura superba e capaci di offrire grandi panorami. All’interno del Parco nazionale si trovano due importanti luoghi di fede la cui notorietà San Leo di Romagnava ben oltre i confini locali: Camaldoli e La Verna. Luoghi immersi nelle natura che hanno come riferimento due grandi figure: San Romualdo e San Francesco.
Il Casentino, dunque, ci offre tanto. Questa terra può anche essere considerata la base per andare a visitare altri interessanti territori, paesi vescovato aretino, nel medio e basso Casentino. I castelli medievali sono uno degli aspetti più affascinanti di questa terra, sono da citare il Castello di Poppi, quello di Romena e di Porciano. Altrettanto affascinanti sono le grandi pievi romaniche costruite intorno alla metà del XII secolo: quella di Romena, di Stia, di Montemignaio, di Strada, di Socana. Arte pregevole è presente in questa valle, per lo più conservata all’interno delle chiese. Opere che spaziano dagli ultimi decenni del XIII secolo al Settecento. Tali aspetti possiamo vederli come pietre preziose incastonate in un tipico paesaggio toscano, in una terra che ha il profumo del pane e dove il verde è il colore dominante. Tutto questo è a sua volta chiuso tra la dorsale appenninica tosco romagnola, dove si trova il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, e il massiccio del Pratomagno. Zone montuose dalla natura superba e capaci di offrire grandi panorami. All’interno del Parco nazionale si trovano due importanti luoghi di fede la cui notorietà va ben oltre i confini locali: Camaldoli e La Verna. Luoghi immersi nelle natura che hanno come riferimento due grandi figure: San Romualdo e San Francesco.
Il Casentino, dunque, ci offre tanto. Questa terra può anche essere considerata la base per andare a visitare altri interessanti territori, paesi e città che gli stanno intorno. Firenze è mediamente a un’ora d’auto da questa valle. Fin dal medioevo la capitale del Rinascimento italiano ebbe stetti rapporti commerciali con il Casentino, principalmente con due prodotti, la lana e il legname delle sue foreste. Sulla parte fiorentina del massiccio del Pratomagno si trova Vallombrosa, una grande abbazia nella foresta fondata dal monaco Giovanni Gualberto attorno al 1050.
Valtiberina Il versante orientale dell’appennino e una fascia di territorio alle sue pendici è detta Romagna toscana. Questo appellativo deriva dal fatto che fino al 1923 questa zona faceva parte della Toscana. Da tale data passò sotto la Romagna principalmente per un motivo: Mussolini voleva che il Tevere, il fiume della Capitale, avesse la sorgente in Romagna, la sua regione di origine. In questo territorio troviamo centri come Galeata, Santa Sofia, Bagno di Romagna con le sue acque termali note fin da epoca romana. Questa zona è raggiungibile velocemente dal Casentino tramite le vie del Passo dei Mandrioli e del Passo della Calla. Con una deviazione da quest’ultima strada è possibile andare a visitare la Diga di Ridracoli, un bellissimo invaso tra i monti del Parco Nazionale.
Da Bagno di Romagna in circa cinquanta chilometri (i primi venti sulla Superstrada E45 in direzione Cesena) è possibile raggiungere San Leo di Romagna. Un luogo fuori dal tempo definito da Umberto Eco “la più bella città d’Italia”. Un borgo composto essenzialmente da due antichissime chiese la cui architettura è qualcosa di straordinario, una bella piazza e un’inespugnabile fortezza nota per essere stata prigione di Cagliostro. Un luogo posto su uno sperone roccioso a seicento metri di altitudine che affascinò anche San Francesco e Dante Alighieri.
Da Bagno di Romagna è possibile rientrare in Casentino attraverso un altro interessante percorso. Sempre prendendo la E45, questa volta in direzione Roma, ci dirigiamo verso la Valtiberina, la prima terra bagnata dal Tevere. Uscendo a Verghereto, dopo pochi chilometri possiamo raggiungere la vicina sorgente di questo storico fiume. Continuando giungeremo a Pieve Santo Stefano, un piacevole borgo sede dell’interessante Museo del Diario. Dal paese, attraverso la strada del Passo dello Spino, saliamo al Monte della Verna. Da questo luogo Francescano in circa venti chilometri giungiamo al fondovalle casentinese.
Da Pieve Santo Stefano continuando sulla E45, o la parallela strada provinciale, passiamo accanto alla bellissima Diga di Montedoglio, il più grande lago della Toscana. Giungiamo quindi a Sansepolcro, un elegante paese di origini medievali, Arezzoluogo natale di Piero della Francesca. Nel Museo Civico si trova la Resurrezione, uno dei capolavori di questo artista del Rinascimento. Da Sansepolcro sette chilometri di stradacompletamente dritta ci portano ad Anghiari, il gioiello architettonico della Valtiberina. Il luogo si sviluppò dal XII secolo attorno a un monastero camaldolese. È divenuto noto anche per l’importante Battaglia di Anghiari del 1440 tra le truppe fiorentine e milanesi che decretò la supremazia della città toscana in questo territorio.
A nove chilometri da Anghiari si trova Monterchi, un paese che ha avuto origine da un castello appartenuto fino al 1440 ai Tarlati di Pietramala. Le testimonianze di questo luogo fortificato sono ancora visibili. Particolare notorietà al borgo è data dalla “Madonna del Parto”, un bellissimo affresco di Piero Della Francesca.
A un paio di chilometri da Monterchi si trova Citerna, in terra umbra. Un luogo che merita una visita per la sua architettura e ciò che resta della rocca.
Da Anghiari possiamo dirigersi verso Arezzo utilizzando la Via della Libbia che ci fa passare da Chiassa Superiore dove si trova una bellissima pieve romanica, oppure tornare verso il Casentino passando per Caprese Michelangelo, luogo natale del grande scultore, pittore, architetto del Cinquecento dove è possibile visitare un interessante museo suddiviso in tre edifici.
Arezzo è il capoluogo provinciale a cui appartiene il territorio casentinese, una delle quattro valli poste su questa parte della Toscana. La città ha origini etrusche, poi ha conosciuto la civiltà romana. A parte un grande anfiteatro che ci riporta a questo secondo periodo storico, le testimonianze architettoniche e artistiche che oggi Arezzo ci mostra sono essenzialmente medievali e rinascimentali.
A sud della città si trova la Valdichiana percorsa da due strade principali. Quella di sinistra ci fa conoscere Castiglion Fiorentino, il Castello di Montecchio e Cortona, cittadina posta su un colle anch’essa di origine etrusca. Per la sua architettura, i suoi musei, i palazzi e le chiese ha notorietà internazionale. Siamo ormai al confine con l’Umbria che inizia con il Lago Trasimeno.
Da Cortona una strada che attraversa dei bei contesti agricoli ci conduce verso Foiano della Chiana. Lugo questa strada è da visitare la straordinaria Abbazia di Farneta. Da bel paese di Foiano, noto anche per il suo carnevale, possiamo ritornare verso Arezzo utilizzando l’altra importante strada della Valdichiana. Incontreremo lungo questo tragitto altri interessanti e storici borghi tra i quali spiccano Monte San Savino e Lucignano. Da questazona della Valdichiana è possibile raggiungere Siena in circa mezz’ora d’auto.
Cortona Il Valdarno è diviso dal Casentino dal massiccio del Pratomagno. Da Arezzo possiamo entrare in questo territorio con due importanti vie. La Strada Regionale 69 che ci porterà a belle e storiche cittadine lungo l’Arno come Montevarchi, Terranuova Bracciolini e San Giovanni Valdarno, luogo natale di Masaccio. L’altra via è la Strada Setteponti che ricalca in parte la Cassia Vetus, una strada romana che collegava Arezzo con Fiesole. Utilizzeremo questa seconda via che inizia dal romanico Ponte Buriano. Si snoda tortuosa alle pendici occidentali del Pratomagno e passa attraverso o vicino a caratteristici borghi come Rondine, Castiglion Fibocchi, Laterina, Il Borro, San Giustino Valdarno, Loro Ciuffenna, Castelfranco di Sopra, Reggello. Questa strada ci fa conoscere anche affascinanti pievi romaniche, quella di San Pietro a Gropina, di Santa Maria a Scò, di San Pietro a Cascia di Reggello. Da questo paese una piacevole strada tra il verde sale all’Abbazia di Vallombrosa che abbiamo citato all’inizio di questo itinerario. Da questo sacro luogo attraverso la strada del Passo della Consuma, o quella che passa per Montemignaio, si può rientrare in Casentino.



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