IL CARNEVALE DI STIA, un paese in maschera - Foto Alessandro Ferrini
Carnevale di Stia
Stia, borgo dell'alto Casentino, è noto per la sua antica storia, l'arte, l'architettura della sua pieve romanica e dei vicini castelli medievali. Ma il paese di Stia è noto anche per il suo carnevale.
Si data 1880 l'inizio del Carnevale di Stia. Questa datazione non è certa e precisa, sicuramente è in questo periodo che comincia questa bella manifestazione folcloristica casentinese che nel corso di pochi decenni divenne nota in un ampio raggio di territorio, non solo casentinese, ma anche romagnolo e fiorentino.
Fin dall'inizio il Carnevale di Stia si distinse per la sua eleganza, la raffinatezza dei suoi costumi. Tutto questo non fu per caso. Bisogna infatti tener presente che Stia dalla seconda metà dell'800 fino alla seconda guerra mondiale è stato un polo industriale molto importante non solo a livello casentinese, ma toscano. Questo per la presenza del grande lanificio che a fine '800, tra lavoratori diretti ed indotto, occupava quasi 700 persone. Numeri enormi per un paese del casentino. Stia era insomma un luogo con tanto lavoro e molto ricco. Questa ricchezza si manifestava anche tramite un raffinato carnevale. Stoffe e lana per la realizzazione di eleganti costumi invernali non mancavano certamente in questo paese. Per partecipare al carnevale ed ammirarne i carri e le machere arrivava gente, oltre che dal Casentino, anche dalla Romagna e da Firenze, città con la quale Stia, con il mercato della lana, aveva importanti rapporti commerciali.
L'intera popolazione di Stia si "metteva in moto" per preparare l'evento carnevalesco, per realizzare la maschera o il carro più bello che sarebbe andato ad aggiudicarsi l'ambito premio "la Maschera d'oro".
Manifestazioni importanti richiedono grande impegno umano …. e anche economico. Probabilmente per il diminuire di questi due elementi, dalla fine del secolo scorso è iniziato un progressivo calo "artistico" nel Carnevale di Stia, conseguentemente anche d'interesse verso questo evento. La "Maschera d'oro" è stata giustamente sospesa nei primi anni del Duemila. Dal 2012 l'orgoglio degli stiani si è però risvegliato ed è nata in molte persone la voglia di riportare in auge il noto carnevale del loro paese. Si è così potuto notare un rialzamento dell'aspetto estetico di questo evento e di riflesso dell'interesse verso di questo.
Possano queste 25 immagini relative all’edizione 2013 del Carnevale di Stia contribuire a creare ulteriori stimoli tali da aumentare ancora l’interesse e l’impegno verso questo festoso evento, fino a veder tornare nuovamente, tra non molto, l’ambita “Maschera d’oro”.