UN ANGOLO DI GELLO PER I SUOI MATTI - Foto A. Ferrini
Matti da Gello
Un caratteristico borgo di Gello Biscardo, ma anche simpatico ed ironico, vediamo perché. La storia o la leggenda dei Matti da Gello, e delle loro innumerevoli vicende, è cosa antichissima, ma chi erano questi personaggi, sono esistiti veramente?
Difficile dirlo, non esiste alcuna documentazione che ci parli di ciò, ma è da tener ben presente che anche le leggende più fantasiose non nascono dal niente, alla base c'è sempre una base di verità o di storicamente avvenuto.
Nel caso dei nostri "Matti da Gello" non si sa in che periodo possano esser vissuti, qualcuno dice si trattasse di una famiglia, altri di sette fratelli, altri di due. C'è anche chi sostiene che fossero quasi tutti gli abitanti di Gello per un problema d'incroci di sangue, o a causa dell'acqua di una fonte che induceva a "atteggiamenti originali e molto fantasiosi". Certamente questi "estroversi personaggi" sono esistiti, le loro storie o avventure sono state tramandate oralmente per secoli, questo ha voluto dire amplificazione e modificazione delle avventure o disavventure dei Matti da Gello a secondo della fantasia del narratore.
Certo è che le storie dei simpatici matti hanno accompagnato in passato tante veglie di un vasto territorio toscano ed oltre, Gello Biscardo, non altri Gello perché luoghi con questo nome ve ne sono diversi, è divenuto noto seppure quasi nessuno vi ci fosse mai stato. Gli odierni abitanti della frazione di Castiglion Fibocchi non si vergognano di questi loro estrosi antenati, anzi ne vanno fieri e c'ironizzano. Ecco quindi la bell'idea che ha reso simpatico quest'angolo di Gello, nella foto. Sono state appese al muro di una casa cinque tegole dove sono state riportate altrettante storie dei Matti da Gello. Le pagine seguenti ne riportano tre, per le altre due…. ve le gusterete alla visita a Gello.
Qui di seguito voglio raccontare una breve storia dei Matti da Gello che non è riportata nelle tegole del paese, è meno raccontata, ma la ritengo molto simpatica.

Ancora prima del far del giorno, Berto e Cecco, due dei nostri "estrosi" gellesi, attaccano il carro ai buoi, vi salgono e vanno verso il campi. Quando giungono sul luogo del lavoro era ancora buio. "Dormiamo un po' qui sul carro mentre aspettiamo che faccia giorno, oggi sarà una lunga giornata di lavoro" - suggerì saggiamente Berto, e così si appisolarono.
All'arrivar del sole i due gellisi si svegliano e si accorgono che non c'erano più i buoi.
"Cos'è successo" - dice Cecco. "E' semplicissimo - risponde il saggio Berto - se siamo noi s'è perso i buoi, se non siamo noi s'è trovato un carro".