PARCO NAZIONALE DELLE FORESTE CASENTINESI

in Casentino, una bella valle Toscana che puoi conoscere in ogni suo dettaglio con questo sito

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UN CASTELLO VOLUTO DAL VESCOVATO ARETINO

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Dal Monastero di Camaldoli scendendo verso la strada del Passo dei Mandrioli, dopo poco più di un chilometro un bivio a sinistra ci conduce i 500 metri a Serravalle.
Dallo sperone roccioso su cui è posta la parte più vecchia del paese si ha un’ampia vista del territorio circostante, in particolare si domina la sottostante valle dell’Archiano, corso d’acqua di dantesca memoria che va a gettarsi in Arno nei pressi di Bibbiena.
Per questa sua posizione strategica il luogo fu molto ambito fin dall’XI secolo, così nel 1188, per volere del Vescovato di Arezzo, fu qui edificato il primo castello. Una fortificazione “leggera”, probabilmente in legno, a controllo delle strade che dal fondo valle conducevano all’Abbazia di Prataglia e a Camaldoli. La bella torre, oggi simbolo di questo borgo montano, fa parte della costruzione di un successivo castello, nel 1305, più grande e in robusta muratura. Nel 1404 Il luogo passò sotto il dominio della Repubblica Fiorentina. Alla città del giglio del castello importava ben poco, così inizio il suo inesorabile declino.
Negli ultimi decenni del XIX secolo e nei primi del XX nasce la Serravalle odierna, una piacevole stazione climatica estiva, certamente aiutata in questo sviluppo dai vicini Eremo e Monastero di Camaldoli. Vengono costruiti piccoli alberghi e case private con lo scopo di affittarle nei periodi di villeggiatura. Sorgono importanti ville, la più nota delle quali è Villa Coselschi, dal nome dell’avvocato che la costruì nella prima metà del Novecento. La prestigiosa residenza ospitò personaggi come Gabriele D’Annunzio e Umberto II di Savoia.
Serravalle è un piccolo borgo del Parco Nazionale, quindi può essere un riferimento per bei percorsi naturalistici. Con una passeggiata di pochi minuti è possibile raggiungere un antico ponte sul sottostante torrente. Nella sua attuale costruzione a schiena d’asino (senza spallette) può essere riconducibile al XIII - XIV secolo, ma la tradizione fa risalire la sua origine al periodo romano.

. From the Monastery of Camaldoli descending towards the road of Passo dei Mandrioli, after just over a kilometer a fork on the left leads us 500 meters to Serravalle.
From the rocky spur on which the oldest part of the town is located, there is a wide view of the surrounding area, in particular it overlooks the underlying Archiano valley, a watercourse of Dante's memory that flows into the Arno near Bibbiena.
Due to its strategic position, the place was very coveted since the 11th century, so in 1188, at the behest of the Bishopric of Arezzo, the first castle was built here. A "light" fortification, probably made of wood, to control the roads that led from the bottom of the valley to the Abbey of Prataglia and Camaldoli. The beautiful tower, today the symbol of this mountain village, is part of the construction of a later castle, in 1305, larger and in sturdy masonry. In 1404 the place passed under the dominion of the Florentine Republic. The city of the castle lily cared little, so its inexorable decline began.
In the last decades of the nineteenth and early twentieth centuries, today's Serravalle was born, a pleasant summer health resort, certainly helped in this development by the nearby Hermitage and Monastery of Camaldoli. Small hotels and private houses are built with the aim of renting them during the holiday periods. There are important villas, the best known of which is Villa Coselschi, named after the lawyer who built it in the first half of the twentieth century. The prestigious residence hosted personalities such as Gabriele D'Annunzio and Umberto II of Savoy.
Serravalle is a small village in the National Park, so it can be a reference for beautiful nature trails. With a few minutes' walk it is possible to reach an ancient bridge over the stream below. In its current humpback construction (without shoulders) it can be traced back to the 13th - 14th century, but tradition traces its origin to the Roman period.



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