CASTIGLION FIBOCCHI 5 - Foto A. Ferrini
Alessandro dal Borro
Scorcio notturno su via Alessandro Dal Borro a Castiglion Fibocchi ripreso dal punto dove in epoca medievale doveva esserci la porta principale d'accesso al castello chiamata Porta del Sole per la sua esposizione alla luce del mattino.
La possente torre dell'orologio proiettata col suo colore giallo verso il blu intenso del cielo sembra rendere omaggio al valore militare del condottiero aretino a cui è intitolato il borgo principale di Castiglion Fibocchi.
Alessandro Dal Borro nacque ad Arezzo nel 1600. Il padre Girolamo, già noto capitano d'arme, a dodici anni lo mandò a Firenze per intraprendere gli studi di matematica e meccanica finalizzati alla carriera militare. Appassionato per quello che doveva essere il suo destino, Alessandro apprese velocemente la materia, così già a diciannove anni si trovò in Germania per partecipare alla Guerra dei trent'anni agli ordini del Capitano Ottavio Piccolomini che il Granduca di Toscana Cosimo II de' Medici aveva inviato in aiuto al suo cognato Imperatore Ferdinando II. Per i meriti acquisiti in questa guerra nel 1623 Dal Borro riceverà ufficialmente un attestato imperiale.
Ma la carriera militare del comandante aretino è solo agli inizi e a questa Dal Borro saprà affiancare una sorta di carriera diplomatica. Presterà i suoi servizi militari anche a Venezia a Spagna, successivamente sarà nominato da Ferdinando II de' Medici comandante dell'esercito del Granducato di Toscana. Per i meriti acquisiti in questa veste sarà nominato Marchese del Borro, quel borgo medievale così vicino a Castiglion Fibocchi e dal quale il paese dipendeva. Alessandro Dal Borro sarà quindi signore anche di Castiglion Fibocchi, ecco perché il borgo più importante del paese è a lui intitolato.
Ma lo spirito di Alessandro Dal Borro era quello del combattente. Nel 1656 morirà in battaglia nell'isola di Corfù. Le sue spoglie fecero ritorno in patria, tanti luoghi importanti avrebbero potuto ospitarle, il Marchese fu invece sepolto all'interno della chiesa di Castiglion Fibocchi dove ancor oggi si trova.