Adiacenti al castello si trovano l’antica podesteria di Chiusi dove per qualche anno visse Ludovico Buonnarroti, padre del noto Michelangelo, e una bella chiesetta datata 1338 dedicata a San Michele Arcangelo. Tra la podesteria ed il castello vi è una grande roccia che da qualche anno è stata nominata “Roccia di Adamo”. Questo perchè tale roccia ed il relativo sfondo del Monte della Verna si assomigliano moltissimo al paesaggio in cui Michelangelo Buonarroti fa adagiare Adamo nel celeberrimo affresco della creazione sulla volta della Cappella Sistina a Roma. E’ verosimile che Michelangelo si sia ispirato a questo suggestivo luogo.
Nei pressi di Chiusi della Verna si trovano due piccoli borghi di origini molto antiche: La Rocca e Vezzano. Testimoniano questa antichità le loro chiesette: quella della Rocca dedicata a Sant’Agata che conserva una campana datata 1240 e quella di Vezzano risalente al XII secolo. Altro antico borgo, sulla strada che condice a Bibbiena, è Dama.
Come detto il territorio comunale di Chiusi della Verna è molto vasto e si estende dal crinale appenninico fino al fondovalle casentinese dove si trova il moderno polo industriale del Corsalone da cui si può raggiungere, a seicento metri di quota, uno dei borghi più interessanti del comune di Chiusi dal punto di vista storico ed architettonico: l’antico castellare di Sarna. Risalente al secolo XII, Sarna fu in origine proprietà dell’abbazia cassinense di Santa Flora e Lucilla, sante a cui è ancora oggi dedicata la piccola chiesa. In epoca medievale il luogo fu oggetto di dispute, conquiste, passaggi di proprietà. Oggi Sarna, che si trova all’apice di un colle da cui si può godere di un panorama a 360 gradi sul Casentino, è luogo residenziale di particolare fascino e centro di ricezione turistica. Grazie ad attenti interventi di restauro che si sono succeduti nei secoli, Sarna sa immergerci in una suggestiva atmosfera medievale. Il piccolo borgo è cinto da mura che fungono anche da mura delle abitazione più esterne, nel centro del paese si innalza e padroneggia Palazzo Montini, la famiglia che ormai da alcuni secoli è in buona parte proprietaria dell’affascinante castellare.
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