LA CICLOPISTA DELL’ARNO
in Casentino, una bella valle Toscana che puoi conoscere in ogni suo dettaglio con questo sito

Testi e foto di Alessandro Ferrini ©
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La ciclopista dell’Arno in Casentino
L’Arno è stato fonte d’ispirazione per diversi “pilastri” della letteratura italiana: Dante Alighieri, Niccolò Machiavelli, Ugo Foscolo, Gabriele d’Annunzio, Dino Campana, Eugenio Montale, tanto per citare alcuni dei principali che abbracciano un arco di diversi secoli.
Il fiume è stato certamente ispiratore di questa semplice pubblicazione, cosa evidente nel titolo. Il Casentino e una parte della piana di Arezzo rappresentano la prima terra bagnata da quel “fiumicel che nasce in Falterona, e cento miglia di corso nol sazia” come lo presenta Dante nel XIV canto del Purgatorio.
Dopo essere disceso veloce dal monte, l’Arno bagna, o passa vicino, ai paesi di Stia, Pratovecchio, Poppi, Bibbiena, Rassina, Subbiano, Capolona. Da qui s’addentra nella piana di Arezzo, ma dopo poco, al pittoresco borgo di Giovi, “torce il muso” (dallo stesso canto della Divina Commedia) alla città per entrare nel Valdarno Superiore dopo esser passato sotto quel grande monumento medievale qual è Ponte Buriano.
Un tempo, in terra casentinese, scorreva lungo la sponda destra del fiume una strada detta “Via delle Pievi”. Questa dopo aver toccato la Pieve di Sietina, quella di San Martino sopr’Arno, la Pieve di Socana e quella di Buiano ormai in prossimità di Poppi, si dirigeva verso le note pievi romaniche dell’alto Casentino.
Oggi queste chiese romaniche e i paesi compresi tra Stia e Arezzo, in precedenza citati, sono toccati da una pista ciclo pedonale che scorre a poca distanza dal fiume. Il percorso, detto Ciclopista dell’Arno, ci permette di andare a scoprire questo bel territorio in modo alternativo. Pedalando o camminando tra il verde e in molti tratti immersi in un silenzio rotto soltanto dal piacevole scorrere dell’acqua.