La Pieve di Stia

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Pieve di Stia, ciborio
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Nella Cappella posta in cima alla navata di destra della Pieve di Stia si trova questo splendido ciborio in terracotta invetriata policroma. L'opera che originariamente si trovava nella sacrestia è stata recentemente e definitivamente attribuita a Santi e Giovanni Buglioni. Si potrebbe datare fine terzo decennio del XVI secolo, ossia quando il committente, Leonardo Buonafede, divenne vescovo, prima di Vieste e un anno dopo di Cortona. Questo perché nel suo stemma di famiglia che è presente nella parte bassa della ceramica, il toro con la zampa sinistra alzata con uno scudo giallo di sfondo, è presente anche il cappello da vescovo. Il ciborio potrebbe quindi essere stato realizzato dai ceramisti fiorentini nello stesso periodo dello stemma Buonafede che abbiamo visto in precedenza (pagina 17) nella Cappella del Battistero.
La terracotta si presenta con fatture particolarmente raffinate in ogni suo particolare come l'Eterno Padre benedicente sulla lunetta, gli angeli oranti le composizioni di fiori e frutta e altro. Ma su tutto è di particolare interesse l'effetto prospettico che gli autori hanno saputo dare alla parte centrale del ciborio con la porticina di legno che sembra avere grande profondità rispetto agli elementi architettonici e alle persone che gli stanno intorno.
Un chiaro segnale che gli effetti stilistici del Rinascimento sono ormai inarrestabili e si fanno vedere anche nelle ceramiche invetriate.



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