VALENZANO E POGGIO D’ACONA

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Castello di Valenzano

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Castello di Valenzano e Poggio d’Acona

Castello di Valenzano In località Calbenzano, lungo la Strada Regionale 71, circa a uguale distanza tra Rassina e Subbiano, una deviazione porta, salendo, al Castello di Valenzano e quindi a Poggio d’Acona. Oltre questo piccolo paese, da cui si ha una bella vista sul corso dell’Arno che proviene dall’alto Casentino e si dirige verso Arezzo, nonché sul Massiccio del Pratomagno, la via diviene più stretta e in modo tortuoso discende fino a incrociarsi con la strada che da Rassina sale verso Chitignano e poi La Verna.
Il Castello di Valenzano e Poggio d’Acona si trovano sulle pendici basse dell’Alpe di Catenaia, la montagna che divide il basso Casentino dalla Valtiberina toscana, l’alta valle del Fiume Tevere che ha la sua sorgente sul Monte Fumaiolo, per qualche chilometro in terra di Romagna.
Dopo aver visto gli austeri castelli medievali dell’alto Casentino, a Valenzano ci troviamo di fronte a qualcosa di completamente diverso. A Poppi, Romena, Porciano avevamo pensato ai cattivi feudatari, a Valenzano ci viene in mente un buon principe e la sua principessa, a qualcosa, insomma, di molto più romantico. Ed è giusta quest’associazione d’idee perché il castello è una costruzione il cui progetto risale al secolo del Romanticismo, l’Ottocento. Le origini di questo maniero risalgono al XII secolo quando proprietari erano gli Ubertini, padroni di tutta questa zona (il Castello di Chitignano, più noto come “degli Ubertini”, è vicinissimo da qui e si può raggiungere tramite la strada che arriva a Poggio d’Acona e poi continua per Chitignano). Difficile sapere quale fosse il suo aspetto e la sua dimensione. Nel 1386 la zona passò sotto il dominio della Repubblica Fiorentina. Da quel momento per il castello iniziò un inesorabile declino. Quando nel XIX secolo divenne proprietà della Famiglia Bastogi, al suo posto vi era poco più che un ammasso di macerie. Nel 1870 la ricca famiglia né iniziò il progetto di ricostruzione incaricando un architetto che aveva seguito i lavori del Castello di Brolio in Chianti. Ecco il motivo della vicinanza stilistica tra questi due edifici. L’interno del Castello di Valenzano è caratterizzato da un’elegante corte dove si affaccia una piccola chiesa inglobata nel resto della costruzione. Sulla parete di fronte a questa si trova un raffinato porticato.
Oggi il castello è anche una residenza per chi vuole soggiornare in un luogo certamente diverso e immerso tra i boschi. Ambienti che si rifanno allo stile del d’inizio Novecento. All’interno dell’edificio si trova anche un ristorante.
Poggio d’Acona è un piccolo paese posto sul crinale che separa il territorio di Subbiano da quello di Chitignano, entrambi domini degli Ubertini in epoca medievale. Monete romane del primo secolo d.C. ritrovate in questa zona testimoniano una storia molto antica per questa zona. D'altronde il toponimo rimanda alla cultura etrusca. Oggi il luogo non ha molto da mostrare,Poggio d’Acona se non, come detto all’inizio, un bel panorama sul fondovalle e sul Pratomagno sulle cui pendici sorgiamo piccoli abitati, tra cui Faltona, nel Comune di Talla, che fu un castello sempre controllato dagli Ubertini. A Poggio d’Acona si trova una chiesa costruita nel XIX secolo dedicata a Santa Lucia. Al suo interno si trova un dipinto che mostra questa santa eseguito Luigi Ademollo, pittore milanese poi trasferitosi a Firenze. L’opera fi realizzata probabilmente nel 1840, periodo in cui l’artista fu alla vicina Verna essendogli stato affidato il restauro, eseguito solo parzialmente, dei dipinti seicenteschi di Emanuele da Como che decoravano il Corridoi delle Stimmate.
A poca distanza dal paese verso Chitignano è da vedere un bellissimo viale accompagnato da cipressi che conduceva a un’importante fattoria. Questa lunga fila di maestose piante è osservabile da molti luoghi e rappresenta un simbolo inconfondibile per Poggio d’Acona.



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