UN MUSEO DEDICATO ALL'ARTE SACRA

ad Arezzo, città d'arte toscana che puoi conoscere dettagliatamente con questo sito

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Museo diocesano Arezzo, MUDAS

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Il Museo Diocesano, uno spaccato d'arte sacra in Terra d'Arezzo

MUDAS, Bartolomeo della GattaDi fronte alla facciata della Cattedrale di San Donato ad Arezzo si trova il Palazzo Vescovile. All’interno di questo ha trovato posto dal 2011 il MUDAS, il nuovo Museo Diocesano di Arte Sacra. Fino a quel momento la mostra si trovava in alcuni locali adiacenti alla sacrestia del Duomo.
Il Museo Diocesano di Arezzo occupa cinque sale disposte su due piani nelle quali possiamo ammirare opere che spaziano dal XII al XIX secolo. Tutte attinenti all’arte sacra, ma delle più svariate tipologie. Da dipinti su tavola e tela, ad affreschi staccati o propri del palazzo. Sono presenti sculture su vario tipo di materiale. Non possono chiaramente mancare oggetti strettamente legati alla vita religiosa come parati, calici, ostensori, reliquiari, croci di vario tipo. Di grande fascino sono anche grandi, quanto preziosi manoscritti.
I più noti artisti aretini, o altri che gravitarono in Terra d’Arezzo, sono presenti in questa mostra facilmente raggiungibile lasciando l’auto negli ampi parcheggi siti appena fuori le mura nella parte nord della città, da questi si raggiunge velocemente il centro storico con comode scale mobili che ci fanno sbucare proprio in Piazza del Duomo (tra la Cattedrale e il Palazzo Vescovile) dove al numero 1 si trova il museo.
La visita al museo, come già detto, si articola in cinque sale che ci offrono un chiaro spaccato d’arte, di storia e religiosità nel territorio aretino.
L’inizio di questo percorso museale è contraddistinto da una sala molto suggestiva dove su pareti scure sono appesi tra grandi crocifissi in legno dipinto molto antichi, XII e XIII secolo. Vicino a questi sono esposti in una teca preziosissimi manoscritti miniati. Incontreremo poi un’Annunciazione su tavola di Andrea di Nerio e due affreschi staccati di Spinello Aretino: una Madonna con Bambino tra San Giacomo e Antonio Abate e un’Annunciazione. Quindi una tavola con la Madonna con Bambino e gli Evangelisti di Stefano di Antonio di Vanni e ancora un’Annunciazione, rilievo in terracotta, di Bernardo Rossellino.Museo Diocesano Arezzo, affreschi nel salone
Nella sala 2 spiccano un busto di San Donato in terracotta attribuito a Luca della Robbia e una tra le opere più straordinarie del Museo Diocesano di Arezzo: un affresco staccato con San Girolamo penitente del fiorentino, poi aretinizzato, Bartolomeo della Gatta. Dopo Piero della Francesca, l’artista più noto in questa parte della Toscana nella seconda metà del Quattrocento.
La terza sala del museo è caratterizzata dalla presenza di Giorgio Vasari con due tele facenti parte di un unico stendardo su cui l’artista aretino dipinse il Battesimo di Gesù e la predica del Battista. Sempre di Vasari vi è una Madonna delle Misericordia dipinta su un grande tondo in tela. Sempre in questa sala è da segnalare un’opera del fiorentino Santi di Tito dove è rappresentato Gesù Cristo in casa di Marta.
Le ultime sale del MUDAS, al piano superiore, sono di grande interesse per le pareti completamente affrescate (in particolare il salone adibito a convegni), per la presenza di tre dipinti ad olio su tela dell’aretino Pietro Benvenuti (1769 – 1844) e l’esposizione di molti oggetti liturgici.



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