Subbiano

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Subbiano e il suo Comune, l'inizio del Casentino

Subbiano, l’antico castelloProcedendo sulla Strada Regionale 71 da Arezzo in direzione Casentino, dopo dodici chilometri da questa città incontriamo Subbiano. Il paese si trova su una striscia pianeggiante di terreno posta tra la sponda sinistra dell’Arno e l’inizio delle pendici dell’Alpe di Catenaia. Una montagna il cui crinale segna il confine tra Casentino, la prima valle bagnata dall’Arno, e Alta Valtiberina, la prima terra attraversata dal Tevere.
E’ molto probabile che la zona di Subbiano abbia conosciuto qualche insediamento prima etrusco e poi romano, ma la storia più conosciuta del luogo inizia i primi anni dell’XI secolo quando troviamo citato in un documento il territorio di Subbiano appartenente ai Vescovi aretini e qualche decennio dopo il suo castello posto si una sorta di piccolo promontorio sulla sponda sinistra dell’Arno come ancor oggi possiamo vedere, anche se con un castello ampiamente rimaneggiato. Subbiano, castello e territorio annesso, vide nel corso dell’XI e XII secolo un susseguirsi di proprietari e comproprietari tra cui gli Ubertini di Chitignano e i Conti Guidi signori dell’alto Casentino che detennero almeno metà del castello fino al 1343. Questo aveva creato non poca confusione amministrativa. Tutto finì nel 1384 quando Subbiano si sottomise alla Repubblica Fiorentina. Sede del potere amministrativo di Firenze fu il Palazzo della Podesteria che oggi possiamo vedere all’inizio di Via Roma, il borgo principale del paese. Si riconosce bene per i molti stemmi gentilizi in pietra, ormai poco leggibili, posti sulla sua facciata. Tra queste mura si amministrava un territorio corrispondente, grosso modo, a quelli che sono oggi i comuni di Subbiano, alla sinistra dell’Arno, e Capolona, a destra del fiume.
Subbiano, la chiesaIl vecchio castello nei secoli andò a trasformarsi in palazzo signorile, ma ancor oggi, osservandolo, sono chiari i connotati di un antico cassero, specie per la torre presente. Di fronte a questo si trova la Chiesa di Santa Maria della Visitazione contraddistinta da un’elegante loggia sulla facciata e da un’alta torre campanaria. Le origini della chiesa risalgono a inizio XIII secolo, quindi è chiaro che nel medioevo in questa ristretta zona aveva sede il potere politico religioso del territorio di Subbiano. La chiesa nei secoli ha subito vari rifacimenti. Il più importante di questi si ebbe a cavallo tra XVII e XVIII secolo con l’allungamento e il rialzamento dell’edificio, nonché la costruzione del loggiato sotto il quale si trova un monumento moderno dedicato a Don Lorenzo Boschi, fondatore dell’Ospedale di Subbiano. L’alto campanile fu costruito dalla popolazione nel 1873 come riporta una piccola lapide. All’interno della chiesa è presente un pregevole Crocifisso ligneo del XVII secolo che riveste un alto valore devozionale per gli abitanti di Subbiano. Inoltre vi sono due affreschi del Novecento realizzati dal pittore veneziano Giovanni Bassan: una Deposizione e un’Incoronazione della Vergine, quest’ultima dipinta sulla volta dell’abside.
A poca distanza dalla chiesa, in via Arcipretura, si trova il piccolo ma interessante Museo Archeologico Giano dove sono conservati reperti di periodo romano e medievale rinvenuti nel territorio di Subbiano. Perché il nome Giano a questo museo? Si dice che questi fosse un signore che in epoca romana avesse il potere su questa zona, quindi un territorio sotto Giano o, antichizzando, sub Giano. Da qui il nome Subbiano.
Nel paese sono presenti tre storici e importanti palazzi: quello Ducci in via dell’Arcipretura, Palazzo Subiani-Ducci e quello del Podestà, attaccati, in via Roma. Queste residenze sono descritti e visibili anche nei dettagli nella galleria fotografica. Subbiano è particolarmente attivo per quanto riguarda il folklore. Molte le manifestazioni di vario tipo che si tengono durante l’anno. Nelle domeniche precedenti il Martedì Grasso si tiene il Carnevale dei Ragazzi con sfilata di carriSubbiano, Festa dell’Uva allegorici per i borghi di Subbiano. Ma in modo particolare va ricordato il “Mercatino del Tempo che Fu” e la “Rievocazione della Festa dell’Uva” che si tengono rispettivamente il mattino e il pomeriggio della seconda domenica di settembre, a conclusione della “Festa di Finestate” che inizia il terzo sabato di agosto. Il primo evento è un mercato che si estende su gran parte del paese che coinvolge molti abitanti del luogo e non che si mettono in costume e s’improvvisano venditori di prodotti tipici in mezzo a musica, canti e tanta allegria stimolata da qualche bicchiere di vino. L’evento del pomeriggio è una sfilata di carri decorati nei modi più fantasiosi, ma sempre carichi di contadini in costume e di uva perché devono ricordare il momento della Vendemmia.
Interessante in questo comune non è solo il suo capoluogo, ma anche altri luoghi e borghi, nonché la parte naturalistica rappresentata dall’Alpe di Catenaia. Sono da citare Ponte Caliano, Castelnuovo, Falciano, Vogognano, il Castello di Valenzano, Poggio d’Acona, Santa Mama. Vedremo gli aspetti di questi luoghi, accompagnati da esaudienti descrizioni, nella galleria fotografica di questa sezione web.



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