PRATOVECCHIO

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DEDICATA A UN'ARTISTA DEL TRECENTO

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Piazza Jacopo Landino, Pratovecchio
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Scorcio su Piazza Jacopo Landino a Pratovecchio, comunemente chiamata in loco “Piazza Vecchia”. Questo perché è posta accanto alla parte più antica del paese, quel cassero dei Guidi lungo l’Arno edificato nel XII secolo. Qui si trovano gli edifici civili e religiosi storicamente più importanti del paese. A sinistra intravediamo Palazzo Nardi Berti con il grande stemma sulla cantonata di cui abbiamo parlato nelle pagine precedenti, al centro vediamo la chiesa dedicata al SS. Nome di Gesù che cominceremo a osservare e descrivere dalla prossima pagina. La strada a sinistra di questa, Via Verdì, ci porta al Teatro Antei e al Palazzo della Podesteria, sede del potere locale con il dominio sul luogo della Repubblica Fiorentina e in precedenza palazzo del potere dei Guidi. La strada a destra della chiesa conduce al Monastero della Monache Camaldolesi, voluto dai Guidi accanto al loro cassero e coevo a questo. Nella parte opposta della piazza si trova lo storico Palazzo Vigiani, oggi sede del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi.
Jacopo Landino, cui è intestata la piazza, nacque quasi certamente a Pratovecchio negli ultimi anni del XIII secolo e in questo stesso paese morì attorno al 1350. Per questo è noto anche come Jacopo del Casentino. Fu pittore e miniatore, ma la sua vita artistica si svolse prevalentemente a Firenze. Conobbe Giotto e s’ispirò alla sua pittura. Fu amico e collaborò con Taddeo Gaddi, uno degli allievi del grande artista fiorentino. Le opere rimaste di Jacopo del Casentino sono poche. Una che è che s’ipotizza appartenere a lui, o alla sua bottega, è un manoscritto miniato conservato nella Biblioteca Rilliana di Poppi.
La Famiglia Landino ebbe altri due membri legati alla dell’arte musicale e a quella letteraria. Primo fu il figlio di Jacopo, Francesco, detto il “Cieco” o il “Cieco degli Organi”. Non vedente fin da giovane età, fu comunque un noto musicista in ambito fiorentino, in particolar modo di organo e apprezzatissimo compositore di pezzi vocali. Più tardi, nel XV secolo, sarà Cristoforo Landino a tenere alto il nome della famiglia. Fu un noto letterato e per i servigi prestati alla Repubblica Fiorentina, da questa ebbe in dono nel 1497 il Castello di Borgo alla Collina in Casentino dove si trasferì e rimase fino alla morte avvenuta nel 1504. Il suo corpo riposa nella bella tomba all’interno della locale chiesa.

View of Piazza Jacopo Landino in Pratovecchio, commonly known locally as “Piazza Vecchia”. This is because it is located next to the oldest part of the town, that keep of the Guidi along the Arno built in the twelfth century. Here are the most historically important civil and religious buildings in the country. On the left we see Palazzo Nardi Berti with the large coat of arms on the corner of which we have spoken in the previous pages, in the center we see the church dedicated to the SS. Name of Jesus that we will begin to observe and describe from the next page. The street to the left of this, Via Verdì, leads us to the Antei Theater and the Palazzo della Podesteria, the seat of local power with the dominion over the place of the Florentine Republic and previously the palace of the Guidi power. The road to the right of the church leads to the Monastery of the Camaldolese Nuns, built by the Guidi next to their keep and contemporary with this one. On the opposite side of the square is the historic Palazzo Vigiani, now the seat of the National Park of the Casentino Forests.
Jacopo Landino, to whom the square is named, was almost certainly born in Pratovecchio in the last years of the 13th century and in this same town he died around 1350. For this reason he is also known as Jacopo del Casentino. He was a painter and illuminator, but his artistic life took place mainly in Florence. He met Giotto and was inspired by his painting of him. He was a friend and collaborated with Taddeo Gaddi, one of the pupils of the great Florentine artist. The remaining works of Jacopo del Casentino are few. One that is supposed to belong to him, or to his workshop, is an illuminated manuscript kept in the Rilliana Library of Poppi.
The Landino family had two other members linked to the musical and literary art. First was the son of Jacopo, Francesco, known as the “Blind” or the “Blind of the Organs”. He was blind from a young age, but he was still a well-known musician in the Florentine sphere, especially organ and highly appreciated composer of vocal pieces. Later, in the 15th century, it was Cristoforo Landino who kept the family name high. He was a well-known man of letters and for the services provided to the Florentine Republic, from this he received in 1497 the Castle of Borgo alla Collina in Casentino where he moved and remained until his death in 1504. His body rests in the beautiful tomb inside of the local church.

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