Gli affreschi sulla vita di San Francesco alla Verna
in Casentino, una bella valle Toscana che puoi conoscere in ogni suo dettaglio con questo sito
Italiano
SAN FRANCESCO DETTA LA REGOLA
Didascalia sul dipinto:
SAN FRANCESCO DETTA LA REGOLA.
La Regola che San Francesco mette a punto definitivamente nel 1210 ha una "gestazione" molto lunga, è il frutto di tutta una serie di riflessioni sulla condotta della vita cristiana delle persone, ma in primis della Chiesa di Roma come istituzione. Riflessioni che iniziano con il Crocifisso in San Damiano che gli parla, o forse ancor prima con la sua prigionia di quasi un anno a Perugia. Questa prima regola è "figlia" di un Francesco che si sente e vuol essere riformatore, un San Francesco ottimista sulle sue possibilità riformatrici, di un Francesco 25/30enne, giovane, forte fisicamente e mentalmente, che trova ancora più forza da compagni a lui vicini, pronti a incoraggiare e rafforzare i suoi propositi.
Ben diverso è il Francesco che scrive la regola del 1223 e che verrà approvata da Papa Onorio III. Un Francesco ammalato, debole fisicamente, che si sta avviando alla cecità, deluso dai non raggiunti risultati dei suoi propositi, dalla sua esperienza a seguito della quinta crociata, dai suoi compagni ormai non troppo coesi, non troppo rispettosi delle regole da lui stabilite e spesso occupati più da ambizioni di comando che da amore incondizionato per il prossimo.
SAN FRANCESCO DETTA LA REGOLA.
La Regola che San Francesco mette a punto definitivamente nel 1210 ha una "gestazione" molto lunga, è il frutto di tutta una serie di riflessioni sulla condotta della vita cristiana delle persone, ma in primis della Chiesa di Roma come istituzione. Riflessioni che iniziano con il Crocifisso in San Damiano che gli parla, o forse ancor prima con la sua prigionia di quasi un anno a Perugia. Questa prima regola è "figlia" di un Francesco che si sente e vuol essere riformatore, un San Francesco ottimista sulle sue possibilità riformatrici, di un Francesco 25/30enne, giovane, forte fisicamente e mentalmente, che trova ancora più forza da compagni a lui vicini, pronti a incoraggiare e rafforzare i suoi propositi.
Ben diverso è il Francesco che scrive la regola del 1223 e che verrà approvata da Papa Onorio III. Un Francesco ammalato, debole fisicamente, che si sta avviando alla cecità, deluso dai non raggiunti risultati dei suoi propositi, dalla sua esperienza a seguito della quinta crociata, dai suoi compagni ormai non troppo coesi, non troppo rispettosi delle regole da lui stabilite e spesso occupati più da ambizioni di comando che da amore incondizionato per il prossimo.