Un cammino di Francesco sull’Alpe di Catenaia

itinerario tra i Prati della Regina e l’Eremo della Casella seguendo il Santo d’Assisi

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  • Catenaia vista dalla Verna
  • Saio di San Francesco
  • Alba dietro Catenaia
  • Castello di Montauto
  • Fonte del Baregno, Catenaia
  • Fonte del Baregno e l’area attrezzata
  • Castello di Subbiano
  • Falciano, Comune di Subbiano
  • Molini di Falciano
  • Molini di Falciano
  • Ponte alla Piera
  • Fonte del Baregno
  • Area attrezzata Fonte del Baregno
  • Monumento a Fonte del Baregno
  • Mappa Alpe di Catenaia
  • Inizio camminata
  • Faggio monumentale
  • Deviazione dal CAI 013
  • Foliage nell’Alpe di Catenaia
  • Cul di Paiolo
  • CAI 50 in Catenaia
  • Crateri di bombe in Catenaia
  • Museo Seconda Guerra Mondiale
  • CAI 50 in Catenaia
  • CAI 50 in Catenaia
  • Bivio per la Casa del Vaccaio
  • Sentiero per la Casa del Vaccaio
  • Casa del Vaccaio in Catenaia
  • CAI 013 sui Prati della Regina
  • Confine tra Subbiano e Caprese
  • Pozza delle Strosce, Catenaia
  • Monte Altuccia, Catenaia
  • Prati della Regina, Catenaia
  • Panorami da Catenaia
  • Prati della Regina
  • CAI 50 sui Prati della Regina
  • Monte Castello, Catenaia
  • Monumento ai Partigiani in Catenaia
  • CAI 50 in Catenaia
  • Cratere di bomba in Catenaia
  • La Verna da Catenaia
  • CAI 085 e 012
  • Faggio lungo il CAI 012
  • Faggio lungo il CAI 012
  • Trincee tedesche in Catenaia
  • Sasso della Regina, Catenaia
  • Sasso della Regina, Catenaia
  • Panorama da Sasso della Regina
  • CAI 50 su Catenaia
  • CAI 50 su Catenaia
  • CAI 028 per Chitignano
  • Tra il CAI 028 e il GEA 20A
  • Incrocio CAI 50, GEA 20A
  • Eremo della Casella
  • Chiesa dell’Eremo della Casella
  • Eremo della Casella
  • Croce all’Eremo della Casella
  • Panorami dalla Casella
  • Simone e Simoncello dalla Casella
  • CAI 50 GEA verso La Verna

UN EREMO CHIESTO DA SAN FRANCESCO

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Eremo della Casella
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Eccoci giunti all’Eremo della Casella posto in un punto leggermente rialzato rispetto alla strada (GEA 50 CAI) che gli passa a fianco. Un edificio abbastanza grande su cui vediamo due porte. Con quella di sinistra si accede alla piccola chiesa (pagina successiva), con la porta di destra si entra nel rifugio, composto di diverse stanze su due piani, una volta l’abitazione dell’eremita. Entrambi questi ambienti sono sempre aperti, nel segno dell’accoglienza, uno dei capisaldi della filosofia francescana.
La data di costruzione dell’eremo non si conosce, si potrebbe ipotizzare la seconda metà del XV secolo. In un documento conservato nell’archivio comunale di Caprese Michelangelo si parla di “fiorini quattro” stanziati nel 1522 per acquistare un asino al romito che abitava in questo luogo. Le origini dell’eremo, certamente in forme molto umili, potrebbero essere ben più antiche, forse risalenti agli anni subito successivi all’ultimo passaggio di San Francesco, 30 settembre 1224. Il futuro santo, infatti, dopo essersi fermato a pregare espresse il desiderio che in questo luogo da cui tanto bene si vedeva quel Monte di Dio (come lui chiamava La verna) fosse costruita un’umile abitazione destinata a ospitare un eremita. Un riscontro a questo desiderio che si era concretizzato lo troviamo in un documento datato 30 settembre 1228 (esattamente quattro anni dopo il passaggio di San Francesco) dove si fa menzione per la prima volta dell’Eremo della Casella. Certo è che dopo la canonizzazione del frate di Assisi, 16 luglio 1228, la Casella divenne un luogo di pellegrinaggio dove recarsi a pregare e chiedere grazie.

Here we are at the Casella Hermitage located in a slightly raised point with respect to the road (GEA 50 CAI) that passes alongside it. A fairly large building on which we see two doors. The door on the left takes you to the small church (next page), the door on the right takes you into the refuge, made up of several rooms on two floors, once the hermit's home. Both of these environments are always open, in the sign of hospitality, one of the cornerstones of the Franciscan philosophy.
The date of construction of the hermitage is not known, one could hypothesize the second half of the fifteenth century. A document preserved in the municipal archive of Caprese Michelangelo speaks of "four florins" allocated in 1522 to buy a donkey from the hermit who lived in this place. The origins of the hermitage, certainly in very humble forms, could be much older, perhaps dating back to the years immediately following the last passage of St. Francis, 30 September 1224. The future saint, in fact, after stopping to pray, expressed the desire that in this place from which you could see so well that Monte di Dio (as he called La verna) a humble house was built to house a hermit. A response to this desire that had materialized can be found in a document dated 30 September 1228 (exactly four years after the passage of San Francesco) where mention is made for the first time of the Eremo della Casella. What is certain is that after the canonization of the friar of Assisi on 16 July 1228, the Casella became a place of pilgrimage where one could go to pray and ask for graces.



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