SANSEPOLCRO

in Valtiberina, la terra di Piero Della Francesca, la prima bagnata dal Tevere

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Sansepolcro, luogo d’arte dalla storia molto antica

Sansepolcro: la Cattedrale Sansepolcro è il centro più grande della Valtiberina toscana. Si trova lungo la Superstrada E45 che collega la Romagna con l’Umbria. È velocemente raggiungibile anche da Anghiari tramite otto chilometri di strada completamente dritta.
La Resurrezione, un affresco realizzato nel 1460 circa da Piero Della Francesca, giustifica da sola una visita alla cittadina posta a poca distanza dal Tevere. Intorno a questa straordinaria opera dipinta in uno storico edificio a due passi dal Duomo e dal Palazzo Comunale, è stato realizzato un importante museo dove, oltre ad altre pitture del grande Maestro nato in questo luogo attorno al 1416 (una Madonna della Misericordia e due frammenti di affreschi staccati che mostrano San Giuliano e San Ludovico), è conservato un patrimonio artistico di notevole valore.
Le origini di detto borgo risalgono al X secolo quando due pellegrini di ritorno dalla Terra Santa fondarono qui un’abbazia benedettina dedicata al Santo Sepolcro, da cui il nome della cittadina. Attorno alla metà del XII secolo questa congregazione monastica passò sotto l’Ordine Camaldolese. Fu in questo periodo che iniziò lo sviluppo urbano di Sansepolcro che a metà del XIV secolo aveva già raggiunto le dimensioni del paese oggi dentro le mura. A dare impulso a questa grande e veloce crescita influì l’istituzione di un importante mercato settimanale che faceva confluire qui le persone di gran parte di questa terra lungo il Tevere. Questo sviluppo fu in buona parte azzerato da un devastante terremoto del 1352. SansepolcroSansepolcro: Resurrezione, Piero Della Francesca per quasi un secolo si fermò, solo dopo il 1440, anno in cui con la Battaglia di Anghiari Firenze affermò il suo dominio su questo territorio toscano, vi fu la ripartenza. Le mura furono rafforzate e a inizio Cinquecento la fortezza fu ricostruita su un progetto di Giuliano da Sangallo che andò ad ampliare una preesistente rocca trecentesca costruita dai Malatesta di Rimini, a quel tempo signori del luogo. Qualche decennio dopo, con il Granduca Cosimo I De’ Medici, Sansepolcro acquisì quell’aspetto architettonico che oggi possiamo in buona parte osservare nel suo centro storico caratterizzato da molti eleganti palazzi rinascimentali. Il “cuore” di Sansepolcro è costituito dalla grande ed elegante Piazza Torre di Berta. Tale era il nome di una torre di origine duecentesca posta al centro di questo spazio urbano. La torre fu fatta saltare in aria nel 1944 dalle truppe tedesche in ritirata.
Oltre al museo civico di cui fatto cenno, Sansepolcro ha altri luoghi d’arte: sono le diverse chiese presenti. La più importante, per la sua architettura e l’arte che vi è conservata, è il Duomo dedicato a San Giovanni Evangelista. Questo, nella prima metà del Trecento, andò a sostituire l’abbazia che aveva dato origine al luogo. Dato il periodo di costruzione la Cattedrale presenta uno stile romanico gotico. Sulla facciata si trova un grande rosone, l’interno è a tre navate divise da possenti colonne. Di particolare pregio è l’arte qui conservata.Sansepolcro: la fortezza Troviamo opere che spaziano dal XIV al XVII secolo realizzate da artisti come Bartolomeo Della Gatta, che s’ispirò alla Pittura di Piero Della Francesca, Santi di Tito, pittore locale, Durante Alberti. Dietro l’altare maggiore si trova una straordinaria opera trecentesca: il Polittico della Resurrezione del pittore senese Niccolò di Segna. Vi è poi un’altra Resurrezione del XVI secolo di Raffaellino del Colle. Nel Duomo è conservato il Volto Santo, un crocifisso ligneo dipinto di alto valore devozionale per gli abitanti di Sansepolcro. Databile IX secolo è probabilmente l’opera di questo genere ad oggi conosciuta.
Altre chiese da visitare sono quella di San Francesco, San Rocco, Santa Maria dei Servi, Santa Maria della Grazia, Sant’Agostino e quella di San Lorenzo dove è conservata una tavola cinquecentesca del Rosso Fiorentino che mostra la Deposizione.
Molto interessante da visitare è l’Aboca Museum, una mostra realizzata dall’importante azienda specializzata nella coltivazione e nella trasformazione delle piante medicinali.



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