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Talla

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Faltona di Talla

L'Abbazia di Santa Trinita sulle pendici del Pratomagno

Badia Santa Trinita in Alpe

66 immagini in sequenza di Talla accuratamente descritte. Clicca per ingrandire

  • Chiesa della Castellaccia, Talla
  • Talla, panorama
  • Talla, giardini pubblici
  • Talla, monumento ai caduti
  • Talla, Chiesa di San Niccolò
  • Stemma Ducci
  • Chiesa di Talla, finestra nella facciata
  • Chiesa di Talla, interno
  • Tommaso Gorini
  • Chiesa di Talla, il Battistero
  • Giuseppe Antonio Fabbrini
  • Chiesa di Talla, l'organo
  • Chiesa di Talla, l'organo
  • Chiesa di Talla, crocifisso
  • Chiesa di Talla, interno
  • Piazza Licio Nencetti
  • Talla
  • Talla
  • Talla
  • Talla
  • Talla
  • Talla
  • Talla
  • Talla
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  • Talla
  • Pontenano
  • Pontenano
  • Capraia
  • Capraia
  • Faltona e il suo territorio
  • Castelvecchio
  • Bagnena di Talla
  • Bagnena di Talla
  • Bagnena di Talla
  • Bagnena di Talla
  • Il Santo, Talla
  • Il Santo, Talla
  • Il Santo, la Chiesa
  • Il Santo, la Chiesa
  • Bicciano di Talla
  • Bicciano di Talla
  • Bicciano, la chiesa
  • Bicciano, la chiesa
  • Poggio Grillo
  • Poggio Grillo
  • Spedale
  • Spedale. architrave

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Emanuele Giaccherini

Talla, la CastellacciaIl paese di Talla, capoluogo dell’omonimo comune, si distacca logisticamente da quella che può considerarsi la direttiva principale della valle del Casentino, ossia il corso dell’Arno e la Strada Regionale che fiancheggia il fiume. Per raggiungere Talla, a Rassina bisogna lasciare la SR 71 per imboccare la Strada Provinciale che collega il Casentino al Valdarno attraverso il Passo della Crocina. In otto chilometri giungiamo al piccolo borgo. Detto questo, è scontato che Talla si possa raggiungere anche dal Valdarno. Nel tratto della Strada Setteponti tra Castiglion Fibocchi e San Giustino Valdarno s’imbocca la strada del Passo della Crocina che in quattordici chilometri ci porta al paese casentinese.
Il territorio del Comune di Talla è molto ampio, anche in relazione al migliaio di abitanti che lo popolano. Una zona collinare montuosa posta sulle pendici sud del Pratomagno la cui altitudine varia dai 340 metri del paese di Talla, ai 1450 della Cima Bottigliana sul grande massiccio. Per secoli questo territorio ha tratto molte delle risorse economiche che necessitavano per una modesta sopravvivenza dai boschi: legname da lavoro, legna da ardere, castagne. Oggi queste attività si sono drasticamente ridotte, mentre è ancora presente il settore dell’artigianato. L’industria è pressoché assente. Da queste considerazioni Talla, Piazzetta dei Palchiè facile intuire che il Comune di Talla fa dell’aspetto naturalistico e di un ambiente incontaminato i suoi punti di forza. A quest’importanti valori si possono poi aggiungere aspetti storici, culturali, architettonici di non trascurabile interesse. Aspetti sono molto più presenti nelle piccole frazioni montane del comune, quasi tutte di origine medievale, che nel capoluogo, centro relativamente recente. Per quanto riguarda i luoghi montani è da ricordare Badia Santa Trinita in Alpe fondata nel 960 circa per volere dell’Imperatore Ottone I di Sassonia. Fu la prima abbazia fondata in un territorio comprendente Casentino e Valdarno. I suoi suggestivi ruderi posti tra rigogliosi boschi si possono visitare con due passeggiate di circa cinque chilometri (solo andata) con partenza da Pontenano e Capraia.
L’abitato di Talla è posto nel punto più basso del territorio comunale, alla confluenza di due torrenti. Oltre a questi corsi d’acqua, a Talla s’incontrano anche quattro strade. Tali fattori sono stati sicuramente importanti per la nascita del paese che ha cominciato il suo sviluppo attorno alla metà del Cinquecento.
Giungendo a Talla da qualsiasi di queste vie, noteremo per prima una chiesetta posta più in alto rispetto al paese, sulla cima di una rupe chiamata Castellaccia. Un luogo ben antecedente al paese il cui nome lascia intendere che qui vi sia stato un castello o qualcosa di simile. Mancano completamente documenti che ci possano aiutare a datare l’origine di questo luogo, la chiesetta è un rifacimento probabilmente quattrocentesco di un’altra precedente. Certe tipologie di pietre utilizzate sulle costruzioni presenti possono indurre a ipotizzare l’origine del luogo intorno al Mille. Un’ipotesi affascinate se affiancata a quanto riporta una grande lapide posta sulla facciata della chiesa nel 1903. Vi è scritto che “un’antichissima tradizione sempre ci disse che in questa vecchia Talla ebbe i natali, nel 996, l’immortale Guido Monaco, inventore delle note musicali”. In quella che oggi viene indicata come la casa natale di questo grande studioso, che mise su un tetragramma quel meraviglioso linguaggio comune a tutto il mondo, è stato allestito un interessante Museo della Musica. Dalla Castellaccia si ha un bel panorama sull’intero paese di Talla che dalla sua fon- dazione fino al secondo conflitto mondiale, con l’ultimo podestà, ebbe la famiglia Ducci come signori del luogo. Il loro stemma contraddistinto da catene incrociate è in bella evidenza sopra il portale d’ingresso della grande chiesa del paese fatta edificare proprio dai Ducci nel 1644. Il sacro edificio si presenta bel curato, con un’unica navata e copertura a capriate. Vi sono conservate tre interessanti opere d’arte. Un crocifisso ligneo di scuola fiorentina data- bile metà XVII secolo. Di datazione simile è una bella tela attribuita a Tommaso Gorini, una Madonna del Rosario tra Santi con in primo piano San Niccolò, patrono del paese e titolare della chiesa. La terza opera, quella ritenuta di maggior pregio artistico è “Il Transito di San Giuseppe”, una tela di metà XVIII Talla, Piezza Landisecolo attribuita a Giuseppe Antonio Fabbrini, affermato pittore fiorentino autore di alcuni affreschi sulle volte del soffitto della Chiesa dell’Abbazia di Vallombrosa. Sempre dello stesso secolo sono da citare le colonne dell’organo in legno intarsiato e decorato.
Talla merita una visita anche per l’architettura presente nella parte più vecchia del paese. Da vedere il borgo che collega Piazza Licio Nencetti a Piazza Guido Monaco dove a metà si trova la piccola e caratteristica Piazzetta del Sale, Piazza Landi dominata dal Palazzo del Fattore, adiacente a questa la “segreta” piazzetta dei Palchi, il borgo (Via Verdi) che sale verso il Palazzo Comunale, una volta residenza della Famiglia Ducci. Fuori dal centro storico, in Piazza IV Novembre, è si trova un monumento ai caduti di Domenico Purificato.
Come accennato sopra, le frazioni del Comune di Talla sono più antiche rispetto al capoluogo, e anche più interessanti dal punto di vista storico. I paesi di Faltona, Capraia, Pontenano e Pieve di Pontenano sono dettagliatamente descritti in proprie sezioni web. Santo Bagnena e Bicciano saranno mostrati e illustrati nelle pagine in sequenza di questa sezione.

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