UN MUSEO CHE ABBRACCIA OTTO SECOLI

ad Arezzo, città d'arte toscana che puoi conoscere dettagliatamente con questo sito

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Museo Arte Medievale, Arezzo

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45 immagini in sequenza del Museo d'Arte Medievale e Moderna di Arezzo. Clicca per ingrandire

  • Arezzo, Palazzo Bruni Ciocchi
  • Palazzo Bruni Ciocchi, il cortile
  • Palazzo Bruni Ciocchi, colonne nel cortile
  • Arte XIII secolo, Arezzo
  • Dietisalvi di Speme, Madonna con Bambino
  • Margaritone, Madonna di Montelungo
  • Margarito d'Arezzo, San Francesco
  • Croce dipinta, Museo medievale Arezzo
  • Museo medievale Arezzo, oggetti sacri
  • Museo di Arezzo, Maestro di San Michele
  • Niccolò di Luca Spinelli, San Luca e il toro.
  • Museo Medievale di Arezzo, San Rocco
  • Museo Medievale di Arezzo, sala 3
  • Pluteo con pavoni, Museo Medievale di Arezzo
  • Museo Medievale di Arezzo, scalone monumentale
  • Giovanni di Marco, Madonna con Bambino
  • Bernardo Daddi, Crocifissione
  • Buffalmacco, San Michele Arcangelo
  • Giovanni d'Agnolo di Balduccio
  • Cristo in Pietà, Niccolò di Pietro Gerini
  • Parri di Spinello, frammenti di volta
  • Museo Medievale Arezzo, affreschi staccati
  • Parri di Spinello, Madonna della Misericordia
  • Bartolomeo della Gatta, dipinti di San Rocco
  • Simone Moschini, camino monumentale
  • Madonna in trono, Lorentino d'Andrea
  • Madonna della Misericordia, Neri di Bicci
  • Madonna in Adorazione, Matteo Lappoli
  • Bottega di Andrea della Robbia, Madonna con Bambino
  • Maioliche e ceramiche, museo di Arezzo.
  • Maioliche e ceramiche, museo di Arezzo.
  • Maioliche e ceramiche, museo di Arezzo.
  • Museo d'Arte medievale di Arezzo, il salone
  • Nozze di Ester e Assuero (part.), Giorgio Vasari
  • Museo d'Arte Medievale e Moderna di Arezzo
  • Luca Signorelli, Madonna in gloria con Bambino
  • Museo d'Arte di Arezzo, Madonna della Misericordia
  • Museo d'Arte di Arezzo, Giorgio Vasari
  • Abramo e i tre angeli, Giorgio Vasari
  • Agar e Ismaele, Giorgio Vasari
  • Giovanni Balducci, Madonna in Gloria
  • Jacopo Vignali, Apparizione della Vergine
  • Santi di Tito, Resurrezione di Cristo
  • Arte ottocentesca, museo di Arezzo
  • Tommaso Sebastiani

Dall'arte medievale a quella moderna in un unico museo ad Arezzo

Museo d’arte ad Arezzo, Giorgio VasariAd Arezzo, a due passi da Porta San Lorentino (anticamente Porta del Foro), al numero 8 dell’omonima strada, si trova Palazzo Bruni Ciocchi, uno degli edifici rinascimentali più importanti della città. Tale nome deriva dalle due note famiglie che per prime ne furono proprietarie. Quella Bruni a cui apparteneva Leonardo, Cancelliere della Repubblica Fiorentina, il cui figlio, Donato, fece appunto costruire il palazzo attorno alla metà del Quattrocento, pare su progetto dell’architetto Bernardo Rossellino continuatore dello stile umanistico iniziato con Leon Battista Alberti. Seconda famiglia a cui appartenne il palazzo fu quella Ciocchi dal Monte in quanto proveniente da Monte San Savino.
Nel XVII secolo la proprietà del palazzo passo ai Conti Barbolani di Monteauto, nobile famiglia originaria della Valtiberina il cui castello, appunto di Monteauto, si trovava, e si trova, non lontano dal Passo della Libbia. Famiglia nota anche per l’amicizia che ebbe con San Francesco. Il saio del "Poverello d’Assisi", oggi esposto nella Basilica della Verna, testimone delle Stimmate del Santo nel settembre del 1224, rimase per quasi tre secoli nel loro castello. I Barbolani misero mano a una profonda ristrutturazione del palazzo aretino facendo costruire la grande scala monumentale e il salone dove oggi è esposto "Il convito per le nozze di Ester e Assuero" un’opera su tavola di Giorgio Vasari nota quanto grande, m. 2,89 x 7,45.
Questo dipinto ci conduce al fatto che Palazzo Bruni Ciocchi, oggi più noto ad Arezzo come "Palazzo della Dogana" perché dal 1816 il Granducato di Toscana vi collocò gli uffici della dogana, è dal 1958 sede di una delle più importanti mostre d’arte della Toscana e dal 1972, dato il suo prestigio, è stato dichiarato Museo Nazionale d’Arte Medievale e Moderna.
Per accedere al museo si attraversa un ampio cortile di chiaro stile rinascimentale con elegante porticato su tre lati. La grande mostra è suddivisa sui tre grandi piani del palazzo e complessivamente occupa venti sale. Partendo dal piano terreno fino al secondo piano ci si muove attraverso un percorso cronologico che inizia dal XII secolo per concludersi al XIX. Incontriamo all’inizio sale dove sono esposte Museo d’arte ad Arezzo, scultura duecentescaopere pittoriche del XIII secolo, tra cui spiccano quelle di Margaritone d’Arezzo, sculture e frammenti lapidei di periodo prevalentemente romanico e provenienti per lo più da antiche chiese di Arezzo, del suo territorio e dal Duomo Vecchio della città.
Il Museo d’Arte Medievale e Moderna nacque anche per l’esigenza di mettere insieme un enorme patrimonio artistico appartenente a varie collezioni presenti in città. In particolare quella del Comune di Arezzo e quella della Fraternita dei Laici che fin dalla sua nascita (XIII secolo) aveva avuto donazioni di preziose collezioni d’arte da parte delle più importanti famiglie aretine.
Nelle sale del primo piano possiamo ammirare uno spaccato d’arte del territorio aretino, sia in tavole sia in affreschi staccati, che spaziano dal XIII al XV secolo eseguite non solo dai più noti artisti locali, ma anche importanti nomi provenienti da altre zone e scuole. Tra i tanti sono certamente da menzionare Andrea di Nerio, Giovanni di Agnolo di Balduccio, Spinello Aretino e il figlio Parri di Spinello. Tra i grandi artisti non aretini sono da ricordare il padovano Guariento di Arpo (1310 – 1370), il fiorentino Buonamico Buffalmacco (1363 – 1340), il senese Pietro Lorenzetti (1282 – 1348). Sempre al primo piano sono di grande interesse le sale dedicate alle maioliche tra cui una pala robbiana e una prestigiosa collezione di vasi e piatti.
Il secondo piano del museo ci offre un viaggio tra un’arte che spazia tra il XVI e XIX secolo. Nelle prime sale troveremo opere di Luca Signorelli e Giorgio Vasari e finiremo con una grande tela ottocentesca di Tommaso Sebastiani che mostra il giovane Michelangelo con Lorenzo il Magnifico e altri personaggi.
Le quarantacinque pagine di questa sezione web, pur mostrando ben poco dei circa cinquecento pezzi conservati nel Museo Nazionale d’Arte Medievale e Moderna di Arezzo, ci daranno una chiara idea di questo prestigioso ambiente presente in questa città dell’Etruria, anche dal punto di vista architettonico, e di quale pregevolissima arte vi è conservata.



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