Dal Varco di Anciolina a Badia Santa Trinita
itinerario da Pontenano all'abbazia benedettina di Santa Trinita e al Varco di Anciolina
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NATURA E STORIA PRESSO BADIA SANTA TRINITA 27
In pochi metri, dall'edificio visto nella pagina precedente ci siamo spostati davanti all'Abbazia di Santa Trinita (952 metri di quota). Nonostante lo stato fatiscente in cui si trova, il luogo ha ancora un notevole affascino, in primis per la sua ubicazione all'interno di un rigoglioso bosco. Si può subito osservare le notevoli dimensioni della chiesa che era divisa in tre navate, aveva un unico abside e due transetti che andavano a disegnare una pianta a croce latina. Il primo pensiero che ci viene in mente è come un complesso monastico di tale importanza può essere sorto in un luogo montano e ameno come questo, lontano da tutti e da tutto. Come abbiamo già scritto, non era così all'epoca in cui fu edificato. Gli Annali Camaldolesi ci riferiscono che Badia di Santa Trinita in Alpe fu fondata per volere di Ottone I di Sassonia tra il 950 e il 971 da due monaci benedettini tedeschi, Pietro ed Eriprando, lungo la Via Abversa, direttrice di grande importanza probabilmente di origine etrusca, detta anche Abaversa o, italianizzando, Via Traversa. Questa strada collegava Casentino e Valdarno attraverso il Pratomagno, in particolare è probabile sia stato il collegamento diretto attraverso la montagna di due importanti siti etruschi: Socana e Gropina. Luoghi che poi videro sorgere due chiese altomedievali e dove oggi possiamo ammirare due pievi romaniche del XII secolo.
In a few meters, from the building seen on the previous page we moved in front of the Abbey of Santa Trinita (952 meters above sea level). Despite the dilapidated state in which it is found, the place still has a notable charm, first of all for its location inside a lush forest. You can immediately observe the notable dimensions of the church which was divided into three naves, had a single apse and two transepts that drew a Latin cross plan. The first thought that comes to mind is how a monastic complex of such importance could have arisen in a mountainous and pleasant place like this, far from everyone and everything. As we have already written, it was not like this at the time it was built. The Camaldolese Annals tell us that Badia di Santa Trinita in Alpe was founded by order of Otto I of Saxony between 950 and 971 by two German Benedictine monks, Pietro and Eriprando, along the Via Abversa, a very important road probably of Etruscan origin, also called Abaversa or, Italianizing, Via Traversa. This road connected Casentino and Valdarno through Pratomagno, in particular it is likely to have been the direct connection through the mountain of two important Etruscan sites: Socana and Gropina. Places that later saw the rise of two early medieval churches and where today we can admire two Romanesque parish churches from the 12th century.